Alessandro Gentile

Giocatore di basket per Estudiantes

Nasce a Maddaloni il 12 novembre 1992. Esordisce con la Benetton Treviso nella stagione 2009-2010. Il 17 dicembre 2011 firma con l’Olimpia Milano. Prima dell’inizio della stagione 2013-2014 viene nominato capitano dell’Olimpia diventando così il più giovane capitano della storia dell’Olimpia. Alla fine di questa stagione vince lo scudetto aggiudicandosi il premio di miglior giocatore delle finali. Viene selezionato al draft del 2014 al secondo giro dai Minnesota Timberwolves che cedono i suoi diritti agli Houston Rockets in cambio di 1,5 milioni di dollari.

Conosco Claudio dalla stagione 2011-2012, quando arrivai da Treviso e iniziai la mia avventura all’Olimpia Milano. Già a partire dal primo anno ebbi la “fortuna” di lavorare tanto con lui, causa i problemi alla spalla che iniziarono a tormentarmi fin da subito nei primi mesi di permanenza qui a Milano.

Grazie al lavoro quotidiano svolto con Claudio però riuscii a finire la stagione. Terminato il campionato, in estate, mi operai alla spalla sinistra dal dottor Porcellini a Forlì. All’operazione seguì un lungo periodo di riabilitazione e Claudio si trasferì a casa mia a Santa Maria a Vico, vicino a Caserta, per aiutarmi nel recupero. Un intervento chirurgico come quello che avevo subito comportava la necessità di mesi di lavoro e tanta applicazione per cercare di rimettersi in sesto il prima possibile.

Durante la riabilitazione le nostre giornate erano scandite dalle sedute di fisioterapia in piscina e in palestra. Non passava giorno senza che lui mi perseguitasse con i suoi esercizi, arrivavamo anche a fare 7/8 ore di fisioterapia al dì e c’erano momenti in cui l’avrei voluto “ammazzare”. Fu un estate intensa, ci furono anche dei momenti difficili in cui lo sconforto si impossessava di me (quando lui a inizio giornata mi enunciava il lavoro che mi sarebbe toccato) e di lui (quando doveva lottare per farmi svolgere tutto il programma che aveva prefissato per me). Fortunatamente però tutto filò alla perfezione e con un mese di anticipo sulla tabella di marcia, fra lo stupore generale, ritornai in campo dopo tre mesi dall'operazione.

Questo periodo, e la condivisione di un momento così difficile, creò un forte legame tra noi e da allora nacque una grandissima stima e amicizia reciproca. Oggi so che Claudio è una persona su cui posso contare pronta ad aiutarmi se mai ne avrò ancora bisogno (speriamo di no...).

P.S. Mi raccomando amico mio.. ora però non montarti troppo la testa.. 😉

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